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Quando Facebook va giù, torniamo a leggere le notizie

07 novembre 2018
Quando Facebook va giù, torniamo a leggere le notizie

Lo scorso 3 agosto 2018, quando Facebook è andato giù per 45 minuti, i modelli di traffico sul web sono cambiati in un istante. La gente è tornata a leggere le notizie direttamente dai siti e dalle app mobile degli editori. È quanto risulta a Josh Schwartz, head of product, engineering & data a Chartbeat, società specializzata in analisi dati. 

Questa finestra sul comportamento dei consumatori riflette i più ampi cambiamenti che vediamo prendere piede quest'anno intorno alla scoperta dei contenuti, in particolare sui dispositivi mobili. Una buona notizia per gli editori. Secondo Chartbeat, Facebook avrebbe perso il 40% nel traffico mobile da gennaio 2017, mentre sarebbe, invece, raddoppiata la crescita di Google Search.

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Nonostante la mutabilità dell'algoritmo, quindi, la domanda di contenuti da parte degli utenti è stata comunque stabile. Meno stabili le fonti di quel traffico che hanno portato ad un'importante inversione circa le fonti che hanno spinto il traffico verso i siti dei publisher nell'ultimo anno:

  • Il traffico da mobile ha visto una crescita a doppia cifra, superando il desktop che, d'altra parte, ha visto un calo a due cifre;
  • Da smartphone, a partire da gennaio 2017, Facebook ha già perso il 40% del traffico, mentre la ricerca su Google, nello stesso periodo, ha raddoppiato la sua crescita;
  • Inoltre, il traffico da mobile verso i siti d'informazione è maggiore del traffico inviato da Facebook ai siti degli editori. Ciò equivale a dire che gli utenti ora avrebbero più probabilità di accedere alle notizie digitando l'URL di un editore o aprendo un'App, piuttosto che tramite social network. 

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Un'altra evidenza emersa da quest'analisi, è che anche il modo di scoprire contenuti nuovi è cambiato. Fondamentali in questo senso gli aggregatori di notizie "integrati" che emergono come referenti significativi. Le App di aggregazione di notizie, infatti, sono costruite direttamente sulla base dell'user experience e riescono a generare traffico significativo ai pubblisher, vedendo così un'incredibile crescita. Secondo il Digital News Report 2017 del Reuters Institute l'uso delle App, comprese quelle di proprietà dei publisher, stanno tornando in auge: l'uso settimanale delle stesse, negli Stati Uniti, è aumentato di circa il 40% nel 2017. Non solo: i dati Chartbeat mostrano che gli utenti di App non solo consumano contenuti, ma risultano essere anche un pubblico incredibilmente fedele rispetto agli utenti che consumano contenuti tramite piattaforme come Facebook e Google. 

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Ciò che è successo in seguito all'interruzione di Facebook del 3 agosto, secondo Chartbeat, è l'aumento dell'11% del traffico diretto verso i siti web degli editori; mentre il traffico verso le App ha visto una crescita del 22%. Un aumento sorprendente del traffico che numericamente si attesta a un + 2,3%. 

Pochi secondi senza Facebook hanno rotto le abitudini degli utenti. Difficile però dire come sarebbe il mondo senza Facebook.

Fonte: Niemanlab.org - Josh Schwartz, 22 ottobre 2018

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