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PwC: Italia quarto mercato europeo per l'eAd

09 giugno 2014
PwC: Italia quarto mercato europeo per l'eAd

Secondo PwC, l’Italia è il quarto più grande mercato in Europa per la pubblicità online con un tasso di crescita annuo da qui al 2018 del 20,6%.

L'industria mondiale dei media e dell'entertainment crescerà del 5% l'anno fino al 2018, trainata dalla pubblicità online. E' quanto emerge dall'Entertainment & Media Outlook 2014-2018 di Price Waterhouse Cooper (PwC) che analizza i dati di 54 Paesi tra cui l'Italia.

I dati relativi al nostro Paese saranno pubblicati dopo l'estate, ma Pwc ha già anticipato che nel settore la ripresa è vicina, con un tasso di crescita della pubblicità televisiva del 5% e di quella online del 10,6%, tanto da far diventare l'Italia il quarto mercato europeo dell'eAdvertising.

Andrea Samaja, PwC Italy Consulting Leader, spiega che l'Italia, dopo aver vissuto una delle peggiori crisi economiche della storia più recente, finalmente comincia a vedere prospettive di crescita.

I dati raccolti da PwC evidenziano la ripresa in alcuni settori chiave come il parco abbonati alla pay tv (CAGR 3,5%) e la pubblicità televisiva (CAGR 5%). A far da traino alla ripresa saranno tuttavia l'industria digitale, in particolare le connessioni mobili.

PwC prevede che per la fine del 2018 in Italia ci saranno 52,3 milioni di utenti d'internet mobile, con una penetrazione dell'85,3%, in forte crescita rispetto ai 33,1 milioni della fine del 2013.

Il nostro Paese risulta inoltre il quarto più grande mercato in Europa per la pubblicità online e, per il periodo considerato, si prevede un CAGR (tasso di crescita annuale composto) del 10,6% dei ricavi totali dell'eAdvertising.

In altre parole, questo significa che gli attori principali (Editori e Broadcaster) dovranno essere strategicamente pronti a un approccio integrato in un ambiente multichannel se vorranno mantenere e aumentare la loro presenza sul mercato pubblicitario.

Per la spesa totale per i media e l'intrattenimento digitale (esclusa quella per l'accesso a Internet) è previsto un aumento a un tasso annuale del 12,2% (CAGR) tra il 2013 e il 2018 e rappresenterà il 65% della crescita della spesa globale di questo specifico comparto.

La pubblicità sta aprendo la strada: nel 2018, il 33% dei ricavi pubblicitari totali verranno dal digitale, rispetto al 17% dei ricavi derivanti dalla spesa dei consumatori. Bisognerà saper applicare una mentalità digitale e saper "monetizzare" il consumatore digitale.

Stando alle previsioni di Pwc, nel 2018 la pubblicità online, trainata dal mobile (con un tasso di crescita del 21,5%), è pronta a sorpassare quella televisiva, da cui si allontanerebbe di soli 20 miliardi di dollari. L’aspetto più rilevante è che la pubblicità digitale non crescerà ai danni di quella televisiva, che è comunque prevista in crescita, ma eroderà una parte importante della quota pubblicitaria dei quotidiani e in generale dei media cartacei.

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Questi dati di previsione dipingono un chiaro scenario futuro in cui gli investimenti pubblicitari torneranno a crescere in generale, ma si sposteranno progressivamente, nei prossimi anni, dai media tradizionali a quelli digitali, con un picco di crescita importante per tutti i mezzi mobile. Il network Citynews, che nel panorama italiano è di sicuro in una posizione pionieristica rispetto agli altri editori tradizionali presenti sul mercato da molto più tempo, registra già da alcuni anni i primi segnali di una crescita geometrica degli investimenti pubblicitari sul mobile. Nel 2013 la pubblicità mobile su tutto il network è cresciuta di ben 92 volte rispetto all’anno precedente, così come sono cresciute del 200% su tutto il network, le visite da smartphone e tablet.

Fonte: Key4Biz - Raffaella Natale - 05/06/2014

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