Digital World
Il cambio (mancato) del logo di GAP: errore colossale o operazione di social media marketing?
17 luglio 2012
La domanda sorge spontanea, dal momento che se ne è parlato tanto, soprattutto negli USA: perché la GAP, nota produttore e rivenditore di abbigliamento al dettaglio, ha improvvisamente cambiato il suo logo (e poi è tornata sui suoi passi)? Sorge il dubbio che lo abbia fatto per far parlare semplicemente di se: sarà così?
La cronologia degli avvenimenti parla chiaro: il nuovo logo di Gap apparso il 4 ottobre 2010: GAP decide di cambiare il suo logo direttamente sul proprio sito web il 4 ottobre 2010. Non c’è nessuna comunicazione del perché e del per come, né sul sito né sulla pagina facebook che raccoglie una comunità consistente di più di 1 milione di fans. Lo stesso giorno il blog “Down with Design” pubblica vecchio e nuovo logo a confronto e critica la scelta. A seguito di ciò 6 ottobre 2010 Gap chiede ai propri fan di esprimere la loro opinione sulla pagina facebook e anche di proporre delle nuove soluzioni, lanciando un “crowsdsourcing project” invitando a presentare nuove proposte di loghi.
Risultato? La comunità si appropria della bacheca di Facebook:- più di 1100 commenti negativi, che definiscono il logo povero, fatto con Paint, lontano dall’immagine di Gap costruita in più di vent’anni
- GAP non interviene nella discussione: modera i commenti, eliminando quelli offensivi (qualcuno quindi legge..) ma non interviene replicando a sostegno delle proprie ragioni
- 99design raccoglie 4644 proposte per il contest
- blog.iso.50 pubblica 301 alternative
- in pratica, la comunità su Facebook disapprova qualsiasi cambio, grafici e designer formulano proposte su altri siti (non su GAP).

- Cambiare il logo immediatamente e repentinamente. Queste operazioni si fanno in lungo tempo, con molta attenzione e probabilmente è necessaria una strategia di attenzione.
- Annunciare un progetto di crowdsourcing senza definirlo. Non un’idea, non un brief, non un documento, non una proposta, non una piattaforma dedicata.
- Non interagire con i propri fan. Lanciare un progetto di crowdsourcing su Facebook e lasciare 1100 commenti senza risposta è promettere qualcosa senza poterlo mantenere.
- Per una settimana si è parlato tantissimo del marchio Gap - a ridosso della più importante stagione di vendite dell’anno. Blogger, siti di design, Facebook, Twitter, ecc. Pubblicità e buzz a basso costo solamente ?