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Media in Italia, l'ora del "new internet": boom di smartphone, tablet e app
11 marzo 2014
La ricerca dell'Osservatorio New media & New Internet del Politecnico di Milano certifica nell'ultimo anno il calo del mercato pubblicitario e introiti della stampa (-13%), della tv (-4%), delle radio (-9%). Cresce esponenzialmente il settore che raggruppa web, tablet, smartphone, smart tv, app, social e streaming.
Stando ai dati dell'Osservatorio New Media & New Internet del Politecnico di Milano, il mondo dell'informazione e dell'intrattenimento sta cambiando molto velocemente. Soprattutto in fatto di investimenti pubblicitari. Il mercato nel suo complesso cala ancora di cinque punti rispetto al 2012, attestandosi sui 15,2 miliardi di euro l'anno. E questo significa che dal 2008, quando il giro di affari era di 18,4 miliardi di euro, è andato in fumo il 17% degli introiti. Nell'ultima stagione è crollata la stampa (-13%), calata la televisione tradizionale (-4%) e anche per la radio (-9%) le cose non sono andate bene. Eppure c'è chi invece ha visto aumentare i propri introiti in maniera esponenziale, soprattutto quel settore che il Politecnico chiama "New Internet", cresciuto mediamente del 73%.
"Il giro di affari dei media sul Web nel suo complesso - spiega Andrea Rangone, responsabile scientifico dell'Osservatorio - dal 2008 è cresciuto senza mai subire alcuna battuta di arresto. In cinque anni ha duplicato il loro valore, passando da un'incidenza sul totale del mercato del 5% al 12% di oggi. E prevediamo che entro il 2018 possa arrivare a pesare oltre il 20%". Attualmente valgono poco meno di due miliardi di euro, ma se la Rete tradizionale aumenta di appena due punti, app, social network e video in streaming sono letteralmente esplosi. Insomma, quel "New Internet" del quale parla il Politecnico. Basti pensare che la pubblicità su smartphone è aumentata del 167%, del 94% su tablet e del 75% sui social network. Mentre sulle app è cresciuta del 120% e del 37% nei video online.
"La pubblicità nei video online, social network, applicazioni, smartphone e tablet nel 2013 ha superato i 600 milioni di euro", afferma Marta Valsecchi, dell'Osservatorio New Media & New Internet. "Mentre la restante componente dei media legati al Web, che è composta principalmente dai banner pubblicitari sui siti, dall'email marketing, dalla pubblicità sui motori di ricerca, mostra un incremento di due punti percentuali. Il peso del New Internet quindi sul totale mercato dei media su Internet passa dal 22% al 32%". E a fare la parte del leone è il business legato alla pubblicità su dispositivi mobili e in particolare su smartphone. Il numero di dispositivi mobili presenti in Italia è cresciuto del 24% tra il 2012 e il 2013 raggiungendo i 37 milioni di apparecchi, con una penetrazione del 60% e sono già circa 370 le applicazioni di varie testate disponibili per questi dispositivi, pari a una su tre del totale delle testate analizzate dal Politecnico. Il mercato media veicolato attraverso questo device è aumentato del 167% rispetto al 2012 come dicevamo in precedenza, grazie al fortissimo sviluppo della pubblicità (+174%), che arriva a pesare per più del 10% del totale internet advertising. Da notare infine l'utilizzo degli smartphone come secondo schermo, oltre ai tablet e ai pc: il 75% degli italiani usa almeno un device connesso davanti alla tv e il 53% di chi li utilizza ha proprio uno cellulare tra le mani.