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Stati Uniti: l’advertising sui Media Digitali supererà quella televisiva entro il 2018

07 aprile 2014
Stati Uniti: l’advertising sui Media Digitali supererà quella televisiva entro il 2018

Sono stati pubblicati nei giorni scorsi i risultati di State of the News Media 2014, undicesima edizione del rapporto annuale di The Pew Research Center’s Journalism Project che analizza lo scenario dell’industria dell’informazione negli Stati Uniti.

Il dato più importante che emerge è quello relativo all'andamento degli investimenti pubblicitari nei diversi media, che oltre a registrare la crescita dei Media Digitali negli ultimi anni (negli Stati Uniti hanno già superato la Carta Stampata nel 2012), prevede il superamento della TV da parte di questi ultimi nel 2018. Entro questa data, in sintesi, negli Stati Uniti i Media Digitali avranno introiti pubblicitari maggiori delle Televisioni.

L’altro dato importante emerso dal rapporto, e strettamente legato al precedente, mette in risalto come tutti i Media siano ancora fortemente legati e dipendenti dall’advertising che pesa il 69% del totale delle revenues. Meno di un quarto dei ricavi è generato direttamente dai lettori con il pagamento di singole copie e/o abbonamenti (sia carta che digitale e canali TV a pagamento).

I quotidiani continuano a rappresentare la fetta maggiore dei ricavi direttamente ricollegabili all’industria dell’informazione. Per questi cresce il peso delle revenues generate dai lettori con il pagamento diretto che arriva a fine 2013 a circa il 32% del totale.

Del totale mercato del digital advertising, i quotidiani online fanno propria una quota che Pew stima essere intorno al 12%. Vista la dimensione del mercato USA (42.6 miliardi di dollari nel 2013) si tratta di cifre comunque complessivamente importanti, ma è certo che il grosso va ancora ad altri, con Google e Facebook in prima fila, come noto.

Nel rapporto è contenuta anche una parte specifica relativa al rapporto tra social media e news, dalla quale si evince come i primi abbiano un peso importante per l’industria dell’informazione. Ma ovviamente per alcuni siti ben più che per altri. Come risulta chiaro dal grafico riportato di seguito, anche se come driver di traffico è Facebook il protagonista assoluto, proporzionalmente gli iscritti a Twitter sono quelli che hanno una maggior propensione a visitare i siti web di informazione.

SocialMediaNews-2014

Questo dato relativo agli USA è sicuramente valido in percentuale anche in Europa e in Italia, e non a caso tutte le redazioni locali del network Citynews hanno utilizzato da subito la loro fanpage Facebook e i loro account Twitter come strumento primario di diffusione delle notizie prodotte. Le notizie più importanti pubblicate sui giornali locali Citynews vengono postate in tempo reale dalle redazioni anche sui social network , generando un circolo virtuoso di visite e pagine viste. Per alcune testate, infatti, la percentuale di visite mensili derivanti da Facebook e Twitter si aggira attorno al 25-30%. Fonte: Pier Luca Santoro su Data Media Hub (27 marzo 2014)

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