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Dati pubblicitari Gennaio 2013: Internet + 9,3% rispetto a un anno fa

10 aprile 2013
Dati pubblicitari Gennaio 2013: Internet + 9,3% rispetto a un anno fa

I dati di Nielsen Media Research, pubblicati pochi giorni fa, dicono che, a gennaio 2013, in piena campagna elettorale, il mercato pubblicitario italiano si è chiuso con un -15,3%, un dato che, se pur peggiore rispetto all’anno appena concluso, testimonia un trend di riduzione della decrescita se confrontato con il -18% del solo dicembre 2012.

Sono 82 i milioni di euro lasciati sul terreno a gennaio rispetto all’analogo periodo del 2012; i quotidiani confermano il trend negativo al -25% (-21 milioni), così come i periodici, che scendono al -25,1% (-7,5 milioni in valore assoluto). La TV nel suo complesso si attesta ad un -16,1% (-52 milioni) con andamenti negativi per tutti gli operatori.

La radio, se confrontata con il -11,4% che aveva fatto registrare nel mese di dicembre 2012, sembra tenere (-2,2%), ma è ancora presto per dire se si tratti di un reale punto di svolta.

Dopo gli ultimi due mesi in negativo (novembre -7,3%, dicembre -10,5%), Internet riprende a crescere con un +9,3% che non si vedeva dal luglio scorso (+8,4%); si tratta di un incremento rilevante, perché tra le altre cose si confronta con un gennaio 2012 che era aumentato del 23%. Per quanto riguarda i settori d’investimento, tutti i principali registrano ancora un calo: automobili e alimentari riducono il loro investimento rispettivamente del ‐13,3% e ‐13,9%, lasciando circa 10 milioni di euro ognuno; i farmaceutici (‐18,5%) segnano una forte frenata rispetto alla chiusura al ‐3% del 2012, e anche le telecomunicazioni continuano nel loro trend di riduzione (‐20%). In crescita ancora il turismo (+17,3%) e il comparto enti e istituzioni, che fa segnare un +56,4% grazie alla campagna elettorale.

L’incrocio tra mezzi e settori evidenzia informazioni contrastanti ma il dato più rilevante per quanto riguarda il web è che il settore alimentare continua la sua fase di crescita su Internet e nella sua globalità disinveste, in particolare dalla TV.

Infine, il confronto tra i mezzi sui 10 Top Spender rivela che, ad eccezione della stampa, dove hanno ridotto gli investimenti (‐41%) molto di più rispetto alla media del mezzo (‐25%), su tutti gli altri mezzi i primi 10 investitori hanno ridotto i loro investimenti meno della media del mezzo e su Internet hanno investito addirittura di più (+14,5%).

Fonte: Primaonline.it 26/03/2013

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